
L’osteomielite è una malattia seria che interessa le ossa fin nel loro profondo, si tratta di un’infezione che richiede una terapia massiccia e prolungata che, purtroppo, no in tutti i casi risolve la malattia stessa che può croinicizzarsi o evolvere in condizioni gravi fino anche alla necessità di un’amputazione.
Cosa è l’Osteomielite
Con il termine Osteomielite si intende un’infezione delle ossa con interessamento del midollo osseo. Si tratta di una malattia spesso sostenuta da streptococchi e stafilococchi ma molti altri batteri possono essere alla base di tale infezione.
La malattia può presentarsi a qualsiasi età ma la prevalenza dei casi si riferisce, nella forma acuta, al periodo dell’adolescenza e nell’immediata post adolescenza con una maggiore incidenza nei maschi.
Le aree maggiormente colpite sono le spalle e le ginocchia ma in realtà qualsiasi osso può esserne colpito, soprattutto le ossa con un tessuto spugnoso al di sotto del periostio.
Come sono fatte le ossa
Siamo abituati a vedere le ossa come un tessuto solido, licio e resistente ma questa è soltanto la parte esterna dell’osso. Al di sotto dello strato duro, solido, omogeneo e liscio che è il periostio, c’è un altro tipo di tessuto, spongioso e riccamente vascolarizzato.
Nelle ossa lunghe, l’interno delle ossa accoglie un tessuto molle, gelatinoso che provvede anche, tra le altre cose, alla produzione dei globuli che si trovano nel sangue, tanto che tale tessuto, il midollo osseo, fa parte del sistema eritropoietico, in parole più semplici, il sistema che provvede alla produzione di globuli rossi.
Il fatto che il tessuto spongioso sia riccamente vascolarizzato comporta che batteri che sono in circolo con il sangue possono impiantarsi in tale tessuto e dare luogo a proliferazione batterica che comporta l’insorgenza dell’infezione nelle ossa.
Tale infezione si diffonde al tessuto del midollo osseo coinvolgendo in questo modo il complessivo dell’osso nel processo infettivo.
La pericolosità dell’Osteomielite
Le ossa sono vascolarizzate anche in modo sostanzioso, abbastanza da poter diventare sede di sviluppo di infezione tramite i batteri trasportati nel tessuto osseo con il sangue ma sempre decisamente meno di altri tessuti corporei.
Questa limitazione rende minore l’influsso del sistema immunitario e anche il raggiungimento del tessuto osseo superficiale e profondo da parte degli antibiotici. Da questo deriva la difficoltà di cura dell’Osteomielite.
Se l’infezione non è adeguatamente contrastata. il processo infettivo porta alla morte del tessuto osseo e la necrosi, purtroppo irreversibile, porta conseguentemente alla necessità di rimuovere il tessuto necrotico.
In altre parole, la rimozione dell’osso infetto e necrotico, morto, si chiama amputazione, con la speranza che l’infezione, nel frattempo, non si sia diffusa in modo generalizzato che rappresenta un grave pericolo di sepsi sistemica che molte volte porta alla morte la persona che ne è affetta.
Le Cause dell’Osteomielite
Le vie di penetrazione dei batteri nell’osso possono essere molteplici. Una delle vie è rappresentata da una frattura esposta, ossia con la fuoriuscita dell’osso dai tessuti molli e dalla pelle.
Per prevenire l’Osteomielite in questi casi, in attesa dei soccorsi e dell’intervento chirurgico, è importante lavare la parte con soluzione fisiologica e coprire la ferita con garze sterili e disinfettante.
L’osteomielite può anche insorgere a seguito di una ferita che si infetta e si approfondisce fino ad interessare l’ossi sottostante ma può sopravvenire anche a seguito di infezione in altri distretti corporei, quali una tonsillite, otite, faringite foruncolosi o altro ancora.
I sintomi
L’Osteomielite si presenta certamente con rossore e gonfiore ma anche dolore che si accentua con la pressione sulla parte.
Il segmento osseo colpito risulta con una riduzione della mobilità e spesso è presente anche febbre provocata dall’infezione.
Non di rado in corrispondenza dell’infezione ossea si riscontrano anche fistole cutanee con fuoriuscita di pus.
Cura dell’Osteomielite
Trattandosi di un’infezione batterica, la cura deve essere assolutamente a base di antibiotici. La cura richiede alte dosi e tempi prolungati, proprio per l’apporto di sangue nel tessuto osseo inferiore a quanto è in altri tessuti.
Il medico potrà eseguire un tampone se la lesione ha una continuità esterna, in modo da identificare il batterio responsabile e determinare anche quale antibiotico è maggiormente attivo contro l’infezione specifica.